23/3
2006

Triste Bestiario Natio: il Bulletto Cresciutello

Inizia con questo post una rassegna dei più interessanti casi umani presenti nel Triste Borgo Natio. Questo per farvi comprendere un po’ meglio le cause delle mie frequenti turbe mentali e della mia malsopportazione di questo posto, e nel caso la definizione di "Triste Borgo Natio" vi facesse pensare ad un posto tranquillo e romantico nel quale magari trasferirsi onde vivere serenamente lontani dal caos della metropoli. Oh, beh, non fatelo.

[Dove si può trovare]
Durante la settimana prevalentemente in fabbrica, presso le macchinette del caffè a raccontare qualche aneddoto o a vantarsi di qualcosa; la domenica mattina a caccia nei boschi. D’estate a Capo Verde o Ibiza con la moglie e d’inverno in Romania con gli amici. La sera, davanti la televisione.

[Descrizione]
Il primo esemplare presentato in questo Bestiario non può che essere il Bulletto cresciutello, se non altro per la frequenza con cui lo si incontra per le strade e nelle fabbriche del borgo. Il Bulletto Cresciutello è, infatti, un tipico esponente della classe operaia veneta* e si distingue, all’interno della fauna locale, per alcune caratteristiche somatiche facilmente identificabili. Innanzi tutto è un figo, o comunque si atteggia a tale; veste alla moda ma non fa sfoggio di eleganza, si tiene ben curato e pettinato, ha un pizzetto rasato con precisione millimetrica e non si allontana dai propri occhiali da sole neppure in mezzo alla nebbia o al cesso. Era solito fumare marlboro ma ora è passato a marche più economiche o ha smesso da poco, nel qual caso tenderà a farvelo sapere con grande orgoglio. Pur avendo un’età compresa tra i venticinque ed i trentacinque anni ha già svolto almeno otto lavori diversi, tra i quali: tornitore, muratore, fresatore, idraulico e meccanico d’auto. Arrotonda il magro stipendio con qualche modesta attività di contrabbando dall’Europa orientale, dove si reca occasionalmente per qualche escursione venatoria con gli amici e per andare a puttane. Ha già praticato tutti gli sport concepiti dall’uomo apportando un paio di migliorie ma la sua passione, ereditata dal padre, è proprio la caccia; il lunedì mattina delizia i colleghi con lunghi racconti di appostamenti mattutini e con la descrizione di ogni tipo di volatile presente in zona, ammiccando sornione nell’accennare a specie protette e maledicendo le guardie forestali che ne sanno meno di lui. Quando non può andare a caccia, macina chilometri in bicicletta su per le montagne, oppure si dedica ad un secondo lavoro come aiuto elettricista.

* Senza offesa per la classe operaia, eh. Diciamo che è un sottoprodotto della cultura veneta applicata alla classe operaia.

[Abitudini ed interessi]
L’ultimo libro che ha letto era di un comico di zelig e non ha capito tutte le battute, al cinema non ci va mai ma si è fatto masterizzare tutti i film di vin diesel e guarda sky con la scheda craccata. Il sabato sera preferisce uscire a mangiare con gli amici in qualche ristorante fuori mano che conosce solo lui e di cui conosce il proprietario, che invariabilmente gli fa grossi sconti; raggiunge il locale con una grossa macchina che ha fatto importare illegalmente dalla Germania, sulla quale ascolta a tutto volume musica techno di fine anni ’80.
Troppo sbruffone per essere davvero simpatico, ha ciononostante un certo talento istrionico ed uno spiccato senso dell’umorismo, che dimostra con le migliori battute su negri e terroni. Per lui la guardia costiera dovrebbe montare dei rostri sui motoscafi per affogare i gommoni degli extracomunitari, bisognerebbe riaprire i campi di concentramento per indiani e cinesi e quando al telegiornale parlano di alluvioni nel meridione commenta: "Così finalmente i terroni si lavano". Vota Lega perché di questi extracomunitari che rubano e violentano e non fanno un cazzo non se ne può proprio più, anche se l’ultima volta che ha parlato con uno di loro è stato per comprare una scatola di accendini ed ha tuttora il dubbio di essere stato fregato, come quella volta che è andato a comprare i jeans dai cinesi a 3 euro e dopo una settimana si sono aperte le cuciture. Va a messa a natale, ai matrimoni ed alla prima comunione di sua figlia dormendo durante la predica, ce l’ha con i preti che lo rimbrottano quando bestemmia ma rivendica con fierezza il proprio essere cristiano, perché i musulmani ci vogliono imporre la loro religione e prova tu a costruire una chiesa nei loro paesi. Se gli chiedi la differenza tra cattolico e protestante non la sa e si limita a ribadire: "Cristiano, dio can."
Il peggiore insulto che gli si possa fare è chiamarlo culattone: infatti scopa tantissimo, così sostiene durante i coloriti resoconti delle proprie performance che espone in pausa caffè. Allude orgoglioso alle dimensioni del proprio reale augello e spesso confronta le doti della sua attuale dona con quelle delle compagne precedenti e a beneficio degli astanti recita una folkloristica simulazione delle più ardite posizioni adottate, non mancando di sottolineare come la dona goda molto di più se durante l’amplesso viene presa vigorosamente a pugni sul fianco. Ha il mito delle donne sudamericane, con diverse delle quali si è dato da fare durante una lontana vacanza in brasile, e finisce inevitabilmente con lo sposarsi una ex-cubista appesantita dall’alcol che tradirà comunque alla prossima vacanza a cuba. Se lei lo verrà a scoprire e lo mollerà, giungerà alla conclusione che le donne sono tutte troie e si risposerà con una chiatta rimorchiata al bar, perché comunque ha bisogno di qualcuno che gli stiri i diesel e la camicia da caccia a quadratoni. A quarant’anni tendenzialmente smette di lavarsi, a cinquanta di ascoltare musica techno. L’avete riconosciuto? E’ il bulletto che vi tormentava alle medie per avere i vostri soldi della merenda. Non avrete davvero creduto che sarebbe maturato con il trascorrere del tempo, spero.

[Frasi significative]
Premesso che il Bulletto Cresciutello si esprime esclusivamente nell’idioma locale e non conosce la lingua nazionale, ecco un pregevole scambio di battute che esprime alcuni principi cardine del suo pensiero:

D.: Secondo te cosa intendono costruire in quel grosso cantiere?
R.: Par mi, dio can, i dovria far su n’arena e meterghe da na parte i negri e da parte ’i indiani e che i se cope tra de lori.
(trad.: "Non lo so di preciso, mi auguro siano intenzionati a costruire uno spazio sociale destinato ad una maggiore integrazione degli extracomunitari nel tessuto produttivo veneto.")

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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