23/12
2005

A natale è tradizione sniffare la trielina

Si avvicina la fine dell’anno, secondo il calendario cristiano che non riconosciamo ma al quale ci adeguiamo per necessità pratica. Tempo di bilanci, tempo di progetti per il futuro, tempo di buoni propositi. Tempo, soprattutto, di spolverare la cornice del Canaletto appeso in salotto e di scrivere la letterina al Mostro di Spaghetti Volante (non vi sarete dimenticati di Lui, vero?).

Caro Mostro di Spaghetti Volante,

premetto che quest’anno sono stato schifosamente buono. In ogni caso, non troverai nessuno disposto a dimostrare il contrario e nessuna prova documentale dei miei reati (che non ho commesso, sia chiaro, e comunque ero ubriaco o sotto la giurisdizione americana). Mi sono comportato bene da Gennaio a Dicembre, non ho comprato né il digitale terrestre né costosi ed inutili telefoni né il televisore né l’auto (ma questa più che altro perché manca la pilla). Sono andato a votare (pure al referendum!) e non sono andato in chiesa dai Tuoi concorrenti, ho lavorato con la diligenza e la passione che da sempre contraddistinguono la mia professionalità, ho scaricato poco porno da internette, non ho mangiato il pollo cinese, non ho mangiato il pollo italiano, non ho fumato al bar, ho fumato poche canne, mi sono disintossicato dal guaranà, non ho molestato minorenni (questo solo nel secondo semestre, ma vabbè) e non ho telefonato a Fazio. Insomma, non ho fatto quasi un cazzo, quindi non ho peccato.

Ora veniamo al saldo. Dato che sono stato così buono da commuovere anche i sassi che lastricano la strada dell’inferno, ho una precisa lista di richieste per questa Santa Festa del Sole Invitto Recentemente Trasformata in Festività Cristiana. Alcune sono magari un po’ complesse e dato che il tempo è poco, puoi anche assolverle con tranquillità nel corso del 2006. In breve, pretendo quanto prima:

  • che la mia doccia smetta di sgocciolare sulla testa dell’inquilino del piano di sotto, possibilmente;

  • i rimborsi delle mie stramaledette bollette telecom ed enel, eccheccazzo;

  • che ruini venga beccato nudo a sniffare coca in compagnia di un transessuale talebano (l’unico), ma brutto e panzone che altrimenti si diverte pure, e che venga fotografato in cotal frangente e le foto pubblicate su tutti i giornali;

  • che Libero e la Padania vengano stampati su carta più morbida, preferibilmente a doppio strato;

  • che Amormio si disbrighi a diventare una donna istruita prima di prendersi l’esaurimento (lei, io, i pochi che la conoscono e non ce l’hanno già);

  • una casa in una grossa isola del Mediterraneo occidentale (in cambio, ovviamente, di Villa Gelida ché di due case non me ne faccio nulla);

  • un’auto che non consumi, non inquini, si parcheggi da sola ed abbia la carrozzeria intonata col colore dei miei occhi (perché la classe non è tavernello, come dicono dalle mie parti);

  • che le sigarette non facciano più male, così posso continuare a fumare senza sensi di colpa;

  • che calderoli la smetta di sorridere che mi fa star male ogni volta;

  • che il Lestofante Capo venga trombato, prima alle elezioni e poi comodo a casa sua da una mandria di bufali afghani in calore;

  • che il papaRatzo, colto da rinsavimento senile, si faccia crescere i rasta e cominci a professare libero amore e no dope no hope;

  • ...oppure che venga abbattuto dalle guardie svizzere come si fa con i pitbull quando impazziscono;

  • che Daniele Luttazzi venga fatto papa al posto del pastore tedesco;

  • una spada laser (dai, questa l’ho chiesta ogni anno al tuo competitor Babbo Natale e mai me l’ha portata, almeno tu cerca di fidelizzarmi!);

  • orecchiette alle cime di rama (eh, intanto che scrivevo mi è venuta fame!);

  • un nuovo fumetto di Bilal;

  • un nuovo template per il bloggo che io non c’ho voglia di mettermi;

  • che Amormio continui a restare tale e che una singolare pioggia di meteoriti colpisca sulla nuca chiunque tenti di opporsi alla nostra passione, ivi compresi letterati tedeschi degli anni ’30 (carina ’sta nota apocalittico-shakesperiana peraltro incomprensibile, no?);

  • splendore e fortuna per gli amizi miei ovunque dispersi, ma non tanto quanto a me, giusto un po’ meno;

  • splendore e fortuna anche per i miei nemici, ma in Indonesia;

  • che la bellezza e l’amore e la giustizia trionfino ovunque sul globo terracqueo, e che di conseguenza gli stronzi debbano emigrare su marte.

In Fede, tuo

Ineffabile Lusky

P.S.: La suddetta lista è passibile di modifiche senza preavviso.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali per il solo scopo previsto dalla presente ai sensi del DL 196/03.


Come vedete sono ancora quell’umile bambino di Betlemme che tutti conoscono. Come si dice in questi casi, colgo l’occasione per ricordare a tutti che se gisù bambino non esiste, babbo natale non esiste e la befana non esiste, inevitabilmente i doni li portano per forza il bue e l’asinello (ed ora sfido chiunque a dirmi che i buoi e gli asini non esistono, ignoranti bambini di città che non siete altro!)

E buona Festa del Sole Invitto Recentemente Trasformata in Festività Cristiana a tutti.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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