Alcuni, vedendo le immagini delle proteste contro il regime in corso in Myanmar, potrebbero chiedersi come mai laggiù la popolazione si faccia in quattro per proteggere ed aiutare i preti
mentre qui in italia molte frange della popolazione vedono il clero con sfavore:
Eppure, in entrambi i paesi i religiosi sembrano mantenere un certo gusto per la coreografia e le sfilate in costume:
E nonostante i monaci birmani debbano in questi giorni vedersela con dei nemici piuttosto minacciosi,
per non parlare di chi li finanzia (e emtterà il veto su qualsiasi risoluzione dell’ONU),
anche i vescovi cattolici devono vedersela con avversari di tutto rispetto:
Perché, dunque, tanto sostegno ai monaci di Myanmar e tanta ostilità nei confronti dei loro colleghi vaticani?
La risposta potrebbe essere questa:
Ovvero, il monaco buddista è figo come il piccolo Buddha, si veste in rosso meraviglia e dorme languidamente tra una battaglia e l’altra; non c’è traccia sul suo viso del sorriso pedofilo che caratterizza il vecchio babbione nostrano, e non sfoggia chincaglieria dorata. Per questo, noi sosteniamo la protesta dei monaci buddisti in Myanmar contro il regime militare o qualsiasi altro sia il problema di quella gente.
Se ti incuriosisce questa cosa del Myanmar ma i media occidentali non ti permettono di capire una fava, clicca per esempio qui o qui.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.