Essendo appena stato vittima di una tragica ed inaspettata* emorragia nasale, potrei starmene qui a sanguinare canticchiando i Baustelle o mettervi in guardia contro i pericoli dell’influenza o di altri malanni di stagione**, ma per una funambolica associazione di idee preferisco invece fare qualche osservazione sulle elezioni americane.
Insomma, in fondo sono loro che governano il mondo, perché perdere tempo a scazzarci su Marini?
E soprattutto, non ci hanno ormai già invaso?
Allora perché non lasciano votare anche noi, dato che oltre tutto ci rompono gli zebedei ad ogni telegiornale?
Mi sarei fatto anche qualche idea sui candidati, ovviamente senza andarmi a leggere i rispettivi programmi elettorali perché ’n c’ho voglia e perché comunque sarebbe un’attività perfettamente inutile, dato che ormai in tutte le democrazie borghesi il programma elettorale conta come i soldi del monopoli.
Hillary Clinton: l’algida lady, seria e piena di esperienza. Trés chic, ma il mio timore più grande resta: e se poi la beccano nello studio ovale con la segretaria che le aggiusta la calza, e decide che è il caso di dare un’altra bombardatina a Belgrado***?
Barack Obama: che dire di questo scanzonato galletto hawaiano, reso famoso dai fumetti dei Boondocks? Certo, è giovane, sembra simpatico, ma chi lo dà per possibile vincitore forse non ha ancora notato un particolare scottante nella sua biografia: è nero hawaianoamericano.
Mike Huckabee: non scherziamo, quest’uomo ha una faccia che sembra già usata ed un nome più adatto a reclamizzare un trapano elettrico che una guerra in iran.
John McCain: è un veterano del VietNam, gode dell’appoggio di Schwarznegger ed ha praticamente lo stesso nome del più noto personaggio di Bruce Willis, perciò ha serissime possibilità di vincere. Per non parlare del fatto che è maschio, bianco ed i suoi sette figli offrono serie credenziali di eterosessualità. Praticamente è l’americano medio, o suo nonno pedofilo. Il problema è che con un personaggio di Bruce Willis alla presidenza degli Stati Uniti, si prospetta un esponenziale aumento delle esplosioni. In casa e fuori.
John Edwards e Mitt Romney: abbiamo già perso abbastanza tempo, non trovate?
* Ma fortunatamente priva di conseguenze.
** Portate a tutti i malati una carezzina sulla testa, e dite che è la carezzina sulla testa dello zio Lusky.
*** Ops, sto parlando del Kosovo. Presente? L’avete letto il libro? Lo sapete che si era solo all’intervallo?
UPDATE: per agevolarvi nella scelta, ma soprattutto per non concedere favoritismi a McCain inficiando così l’alto valore democratico di questo mio scritto, ho aggiunto le fototessera di tutti i candidati. Apponete una crocetta sopra la figura che più vi piace.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.