Prosegue la mia solitaria campagna per non far cadere il Veneto in mano ai leghisti:
Sfortunatamente, sono solo nella mia battaglia. Ho dato un’occhiata alla campagna elettorale del candidato del PD in Veneto, ed ho avuto conferma che di questa regione gli PseudoDemocratici non sanno proprio che farsene. Ho visto i manifesti, pare che abbiano preso un computer con ms paint, abbiano addestrato una scimmia ad usarlo e poi le abbiano chiesto di progettare la peggior campagna elettorale possibile. Il contorno dentellato tipo francobollo? Lo sfondo grigio anonimo? Un candidato che nessuno conosce, e che nessuno vorrà mai conoscere? Uno slogan che strizza l’occhio agli imprenditori? Certo, perché in Veneto siamo tutti imprenditori, soprattutto quelli che non intendono votare Zaia. Mi chiedo però perché trascurare in questo modo i bottegai (pronto il claim: "Facciamo l’affare"), i baristi ("Facciamoci un goccio") ed i frequentatori di night club ("Facciamo una puttanata").
Io avrei tentato una strategia un po’ più allegra, puntando magari sui giovani pasticcari del sabato sera:
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.