10/11
2009

Ho un dossier anche su Buddha

Qualche giorno fa ha suscitato scalpore l’affermazione della Santanché secondo cui Maometto sarebbe stato "poligamo e pedofilo" ed in quanto tale, presumo, non meritevole di particolare stima ed ammirazione. Devo premettere che io sono uno di quelli che qualsiasi cosa dica la Santanché istintivamente sono portato a ritenere l’opposto, ragione per la quale in settimana mi sono prontamente convertito all’islam. Provo lo stesso sentimento nei confronti di Giovanardi, ragione per la quale in settimana ho anche smesso di mangiare ed ho cominciato a spararmi in vena pistoni di eroina. Ho fondato una setta di musulmani drogati ed anoressici, non immaginereste quanti contatti alla nostra pagina facebook.
A me sinceramente dispiacerebbe urtare la sensibilità dei musulmani, non tanto perché temo che mi aspettino fuori casa per picchiarmi (francamente è più probabile che lo faccia la Santanché) o che mi brucino la macchina (il Cayenne è assicurato) o che si facciano esplodere davanti al bunker (lavoro solo di sabato e di domenica), quanto perché sto seguendo un corso di buone maniere ed in generale mi dispiace dar fastidio alla gente. D’altra parte, i musulmani si dichiarano in massima parte contrari alla violenza e tolleranti perciò sono sicuro che nessuno sarà infastidito dal mio cordiale mettere in discussione le abitudini anticonformiste del loro profeta.
In effetti, temo di dover dar per una volta ragione a quella disgustosa portatrice di labbra rifatte: per essere poligamo Maometto era poligamo, wikipedia gli attribuisce una dozzina di mogli, una quindicina di concubine ed un numero non precisato di schiave e groupies, il che lo renderebbe un meraviglioso coprotagonista in un film di Rocco Siffredi. Certo, secondo l’islam non sarebbe possibile avere più di quattro mogli, ma "in virtù della rivelazione divina di un versetto del Corano fu consentito a Maometto di superare questo limite" e quindi non ci trovo niente di strano. Quanto all’essere pedofilo, lo sanno anche i sassi che la sua ultima moglie aveva sei/sette anni al momento del matrimonio ed un paio in più al momento della consumazione, ma anche in questo caso va ricordato come sia stata la volontà divina a scegliergli quella particolare fidanzata e se non si fida della volontà divina un profeta, chi mai le darebbe retta? E’ stato quindi praticamente obbligato per motivi professionali, e sarebbe stupido fargliene una colpa. Certo che al giorno d’oggi simili atteggiamenti sono guardati con un certo disdegno in Occidente, dove mai si immaginerebbe che una figura religiosa possa intrattenere rapporti sessuali con una bambina di quell’età. Ad ogni modo non sta certo a noi giudicare Maometto per le sue preferenze sessuali, in primo luogo perché i suoi seguaci hanno imparato la lezione e sono molto rispettosi delle abitudini sessuali di chiunque, tanto che in alcuni paesi islamici se scoprono un’adultera ci mettono una pietra sopra senza tanto clamore e gli omosessuali finiscono per occupare posizioni anche molto elevate, e poi perché era amico personale dell’arcangelo Gabriele, un tipo dal quale è sempre meglio guardarsi le spalle.
Inoltre prendersela con Maometto è tanto facile quanto futile, perché ha un pessimo Ufficio Stampa e a quanto mi dicono è morto da una fracca di anni, ma la Santanché ci gode a schernirlo perché sa che così fa incazzare molti musulmani. E far incazzare i musulmani, ammettiamolo, è divertente quasi quanto far incazzare i cristiani, perché sono permalosi e scattano subito sulla sedia, bruciano le bandiere, scagliano maledizioni e palle di fuoco del III livello. Non si fa, non è gentile fare arrabbiare così le persone, bisogna avere rispetto delle altre culture, però loro sono così graziosi quando si arrabbiano, mica come quei malinconici buddisti che si siedono da soli in un angolo e si danno fuoco.
Il difetto della Santanché, oltre al suo essere fascista e all’avere una faccia che sembra plasmata col pongo da un bambino dell’asilo con problemi di dissociazione spaziale, è che far incazzare i musulmani con la faccenda di Maometto non è una denuncia sociale ma un giochino fine a se stesso, un pretesto per polveroni molto televisivi. Il problema principale dell’islam non è il negare che Maometto effettuasse un uso poliedrico e sbarazzino della propria sacra verga, quanto la sua complessiva impermeabilità ad alcuni principi e valori che in europa si sono progressivamente imposti a partire dall’illuminismo, robetta tipo i diritti umani, una certa parità di genere ed una formale divisione tra Stato e Chiesa, principi che la religione dominante da queste parti ha dovuto obtorto collo in buona misura accettare per sopravvivere. E poi c’è quella faccenda di Dio o Allah che dir si voglia, il quale non esistendo tende ovviamente ad invalidare tutte le altre affermazioni fatte in suo nome.


[Mia fonte di ispirazione è stato ancora una volta il pregevolissimo Cadavrexquis, che ha esposto le sue opinioni in modo molto più serio.]

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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