I neutrini, la fine della storia, le cellule staminali, i microcomputer, le trasformazioni, sarà che invecchio e la parte migliore di me è affogata nell’alcol nel 2004, ma a volte tutto sembra terribilmente complicato. Per fortuna, vivendo gran parte del mio tempo in Italia ed in particolare su Internet, c’è almeno una cosa che si è enormemente semplificata rispetto a quando ero (più) giovane: la politica.
Seh, giuro. Sarà effetto del maggioritario o dei social network o una reazione taoista a tutto il resto che si complica, non so, ma credo che il giusto merito vada riconosciuto alle persone da cui ci siamo lasciati governare tra le quali non posso fare a meno di citare Silvio B. e tutta la sua ghenga incluso Massimo D’A. Fatto sta che grazie a loro oggi esprimere il proprio senso di appartenenza politica è diventata finalmente un’attività alla portata di qualunque utente facebook e assolutamente non impegnativa. Solo a futura memoria ho sentito il bisogno di stilare un rapido schema riassuntivo che non pretende di essere esaustivo e neanche necessariamente vero:
Essere di destra negli anni ’90: Odiare gli immigrati. Odiare i musulmani. Odiare i finocchi. Odiare i comunisti. Sopra il Po, odiare i terroni. Amare la ricchezza, adorare il potere. Pensare solo al proprio interesse e a farsi i cazzi propri.
Essere di sinistra negli anni ’90: Essere antirazzisti. Promuovere i diritti delle donne e degli omosessuali. Essere ambientalisti, possibilmente vegetariani. Rispettare la cultura. Odiare la chiesa cattolica. Essere atei ma difendere il principio del pluralismo religioso. Essere antimilitaristi e contrari alle armi. Cercare di migliorare il mondo. Credere che un governo di sinistra salverà l’Italia e - dando tempo al tempo - il mondo.
<-- Vent’anni dopo -->
Essere di destra negli anni ’10: Odiare gli immigrati. Odiare i musulmani. Odiare i finocchi. Odiare i comunisti. Sopra il Po, odiare i terroni. Amare la ricchezza, adorare il potere. Pensare solo al proprio interesse e a farsi i cazzi propri. Odiare l’euro.
Essere di sinistra negli anni ’10: Essere antirazzisti. Promuovere i diritti delle donne e degli omosessuali. Essere ambientalisti, possibilmente vegetariani. Rispettare la cultura. Odiare la chiesa cattolica. Essere atei ma difendere il principio del pluralismo religioso. Essere antimilitaristi e contrari alle armi. Cercare di migliorare il mondo. Credere che un governo di sinistra salverà l’Italia e - dando tempo al tempo - il mondo. Essere cinici e beffardi. Disprezzare tutti.
In altre parole, abbiamo fatto nostro il valore dell’essere stronzi.
(Ho detto semplificata, non migliorata)
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.