Con questo caldo scrivere qualcosa di sensato è impossibile. Par di essere nella testa di un redattore di Libero.
Come potreste avere o non avere notato, persino il bloggo si è già messo il vestitino estivo, gli occhiali da sole ed i sandali. I più noiosi potrebbero puntualizzare che all’estate manca ancora qualche settimana, ma sono probabilmente le stesse persone che disdegnano i consigli del tg2 e se ne vanno ostinatamente in giro a mezzogiorno a capo scoperto e mangiano polenta e osei vestiti come Messner sul K2. Per il resto di noi, invece, è già inequivocabilmente estate, stagione di sole, mare e mojito.
Pare confermato che, dopo una lunga serie ininterrotta di Bambini Scomparsi e Misteriosi Omicidi, il giallo dell’estate 2009 sarà la Noemi Connection, ovvero l’ormai famigerato caso della ragazzina partenopea circuita e posseduta (se non altro in senso economico) dal nostro illuminato Lestofante in Capo. Tornano i soliti ingredienti da foulleton ottocentesco: intrighi, complotti, sesso, una misteriosa collana, un festino in Sardegna, ex-fidanzati avvolti nelle tenebre, vescovi e loschi personaggi di potere. Come da copione ogni settimana ci arrivano nuovi indizi e false piste, clamorosi scoop e minacce di querela, e solo sapendo distinguere accortamente gli uni dalle altre riusciremo - tra qualche torbido mese - a venire a capo dell’intrigo e svelarne tutti i retroscena, inseguendo la soluzione puntata dopo puntata. Io, nel mio piccolo di investigatore/lettore, avanzo due ipotesi: la prima è che Berlusconi non avesse alcun interesse di tipo sessuale nei confronti della fanciulletta, ma ne bramasse semplicemente il corpo per uno scambio di cervelli. La seconda (ma è un sospetto già venuto a molti, fuorché a Franceschini) è che tutta questa storia serva a distrarci allegramente mentre spendiamo quel po’ di soldi che ancora ci rimane per noleggiare una sdraio a Jesolo, o attendiamo di sapere se saremo messi in mobilità o in cassintegrazione, o chiacchieriamo con gli altri candidati ad un posto di lavoro precario, sottopagato e sottodignitoso. Perché ormai è chiaro che gli italiani che sostengono quello squallido vecchio bavoso continuerebbero a sostenerlo anche se fosse colto in fragrante mentre sodomizza il papa circondato dal coro dello zecchino d’oro che canta nudo inni a satana, e d’altra parte gli italiani hanno sempre un gran bisogno di distrarsi allegramente dalla tragedia della propria vita, alla quale per qualche strano motivo ritengono di poter solo assistere impotenti e seduti. Ognuno si diverte come può. Io probabilmente non faccio di meglio, mentre sorseggio mojito ed ascolto il primo disco uscito quest’anno che non sia folk, elettro-folk, folk-rock o neo-folk. Ma almeno il mojito me lo preparo da solo.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.