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E pensare che io questo tizio qua, quello che intona allegrozzo stupidi coretti da stadio con i suoi amici dementi e si fa pure sgamare, ce l’ho avuto una volta sullo stesso aereo appena un paio di settimane prima che se ne uscisse con la trovata che l’ha reso celebre, la "provocazione" dei vagoni separati della metropolitana per milanesi e diversamente bianchi. E non sapevo chi era! E non ho neanche dirottato l’aereo sul vesuvio!
Se anche avessi saputo, peraltro, chi si celava dietro quella cravatta verde, lo sfondo della padañia sul cellulare ed il sorriso di gomma da beota non avrei comunque potuto fare niente, dato che le troppo solerti autorità aeroportuali mi avevano sequestrato persino l’acqua per affogarlo. Ma uno sputacchio dentro il colletto, almeno, se lo sarebbe portato a casa.
(Naturalmente il gaglioffo se ne tornava a casa dopo essere passato da roma ladrona a ritirare lo stipendio, perché è un parlamentare della "Repubblica" Italiana)
Sia in foto che dal vivo, tra l’altro, sembra una via di mezzo tra Stefano Accorsi e mio cugino, e a me stanno sulle balle tutti e due.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.